
Tipici della più antica e genuina tradizione gastronomica fiorentina e delle aree limitrofe, i coccoli venivano venduti nelle friggitorie, in caratteristici cartocci di carta gialla. Venivano offerti ancora caldi nella mezza mattinata o nel pomeriggio ai fiorentini e ai visitatori della città che ne facevano gustosi spuntini da assaporare strada facendo.
Oggi questa usanza è quasi scomparsa, ma queste tipiche prelibatezze sopravvivono in alcuni ristoranti e nelle osterie fiorentine.
I coccoli si presentano come piccole palline dorate, da gustare con il prosciutto crudo, il salame toscano e lo stracchino.
LE VARIANTI
Nella parte più a nord della Toscana questa pasta di pane fritta prende il nome di ficattola. Le ficattole possono essere dolci, cosparse di zucchero, oppure salate, più diffuse e accompagnate dai salumi tipici.
Altro nome con il quale sono note sulla costa della Toscana queste favolose frittelle è la donzella, o zonzella. L’impasto è molto simile a quello dei coccoli e delle ficattole, lo stesso gusto delizioso, cambiano soltanto le forme. Le donzelle infatti sono bastoncini lunghi anche 30 cm.
LA RICETTA
- 400 g di farina
- 30 g di lievito di birra
- 300 ml di acqua tiepida o brodo vegetale
- mezzo cucchiaino di zucchero
- 1 cucchiaio d’olio
- sale q. b.
- olio per friggere
- prosciutto e stracchino per servire
Sciogliete il lievito in un po’ del liquido preferito, tiepido, versatelo in una ciotola con la farina e iniziate ad impastare aggiungendo poco alla volta il liquido rimasto, il sale e un cucchiaio da minestra di olio, fino a quando non ci saranno più grumi e la miscela avrà la consistenza di una pastella molle.A questo punto coprire con un canovaccio e lasciare riposare per 50 minuti circa in un luogo caldo.Trascorso il tempo di riposo, formate delle palline con la pastella e immergetele nell’olio caldo fino a rendere dorati tutti i lati. Servire caldi.